giovedì 19 giugno 2008

Considerazioni sparse dopo un mese italiano


Non sono piu' abituata allo smog e al fumo.
Non smettero' mai di sentire la mancanza di gelati e focaccia...
Andare a cena fuori con la Mari e la Pu, mangiando trofie e bianchetti, chiaccherando e ridendo mi ha scaldato il cuore e riempito l'anima.
Mi sembra che a Genova si siano tatuati tutti. I vicoli regalano pomeriggi di shopping assolutamente perfetti. Nico che ride con i nonni e' un dono prezioso. Leggere un libro sul divano di Chiotto era un lusso che non mi concedevo da tempo. Come fanno gli americani a sopravvivere senza tarallucci a colazione? Non guariro' mai dalla mia insana passione per le borse. A Genova sono stata bene ma tornare a casa ha un che di speciale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono contento che siate tornati felicemente a casa, lo sarei stato un po' di più se foste riusciti a venire a trovarci...
Fabio.

ZiaEli ha detto...

Anche al tavolino del Burger King il bimbo fa la sua bella figura.... eheheh :)