giovedì 19 giugno 2008

Considerazioni sparse dopo un mese italiano


Non sono piu' abituata allo smog e al fumo.
Non smettero' mai di sentire la mancanza di gelati e focaccia...
Andare a cena fuori con la Mari e la Pu, mangiando trofie e bianchetti, chiaccherando e ridendo mi ha scaldato il cuore e riempito l'anima.
Mi sembra che a Genova si siano tatuati tutti. I vicoli regalano pomeriggi di shopping assolutamente perfetti. Nico che ride con i nonni e' un dono prezioso. Leggere un libro sul divano di Chiotto era un lusso che non mi concedevo da tempo. Come fanno gli americani a sopravvivere senza tarallucci a colazione? Non guariro' mai dalla mia insana passione per le borse. A Genova sono stata bene ma tornare a casa ha un che di speciale.

martedì 17 giugno 2008

ritorno all'ovile



dopo una settimana da solo sono rientrati a casa nico e ika.
non immaginavo di essere cosi contento. cioe immaginavo di essere contento ma non cosi tanto. e' davvero come se la settimana passata da solo fosse finta, un po posticcia, un limbo, un periodo di transizione verso la vita di sempre.
anche rivedere nico mi ha emozionato. all'aeroporto mi ha sorriso con qualche esitazione, forse dovuta alla stanchezza, ma un sorriso dolce e profondo.
insomma mi fa piacere essere tornato alla vita di tutti i giorni, anche se a genova abbiamo passato delle belle giornate.
ricordo in particolare una bella mattinata passata con soren a girare per il centro storico, a mangiare la focaccia e a scoprire angoletti nascosti.
scoprire quella chiesetta in quell'angoletto remoto tra le puzze e i rumori di genova mi ha fatto venire un po di nostalgia, non per la vita genovese, ma per genova proprio, che nasconde nei suoi anfratti un fascino tutto particolare.
naturalmente non poteva mancare la visita a chiotto, dove i sogni e l'immaginazione si sono liberati e abbiamo fantasticato di bambini urlanti a correre per i pendii erbosi e di cene a base di sapori piemontesi.
epppppero... noi si e' a santa barbara ancora per un po...

martedì 3 giugno 2008