giovedì 17 febbraio 2011

Mamma tigre...anche no.

...se ne parla un po' ovunque, ne hanno parlato Claudia,  Daria e anche Cristina ha scritto un bel post di cui condivido parecchie cose.
Ecco qui un pezzettino del libro:

Amy Chua 

Battle Hymn of the Tiger Mother



"Un sacco di persone si chiedono come facciano, i genitori cinesi, a crescere bambini così di successo. Si chiedono che cosa facciano, questi papà e mamme, per tirare su tanti geni della matematica e musicisti prodigiosi, si chiedono come ci si sente dentro le loro famiglie, si chiedono se potevano farlo anche loro. Ebbene, io posso dirglielo, perché l’ho fatto. Ecco alcune cose che le mie figlie, Sophia e Louisa, non sono mai state autorizzate a fare:
- partecipare a un pigiama party
- andare a giocare con le amiche
- partecipare a una recita scolastica
- lamentarsi di non poter partecipare a una recita scolastica
- guardare la televisione o giocare al computer
- scegliersi da sole le attività extracurricolari
- prendere un voto inferiore a una A*
- non essere il miglior studente in tutte le materie, ad eccezione di ginnastica e teatro
- suonare uno strumento diverso dal pianoforte o dal violino
- non suonare il pianoforte o il violino
Quello che i genitori cinesi hanno capito è che niente è divertente finché non si è bravi a farlo.Per diventare bravi in qualcosa bisogna lavorare. Ma da soli i bambini non vogliono lavorare, quindi è cruciale ignorare le loro preferenze. Questo spesso richiede forza d’animo da parte dei genitori, perché il bambino farà resistenza; le cose sono sempre difficili all’inizio, ed è in questa fase che i genitori occidentali tendono a rinunciare. Tuttavia, se eseguita correttamente, la strategia cinese avvia un circolo virtuoso. La tenace «pratica, pratica, pratica» è fondamentale per l’eccellenza; l’apprendimento tramite la ripetizione mnemonica è sottovalutato in America. Una volta che un bambino inizia ad eccellere in qualcosa, – che sia la matematica, il pianoforte, lanciare la palla da baseball o il balletto – ottiene complimenti, ammirazione e soddisfazione. Così si costruisce la fiducia e si rende divertente quello che prima non lo era. A sua volta è più facile per i genitori fare in modo che il bambino lavori ancora di più. I genitori cinesi possono ottenere quello che i genitori occidentali non possono avere. 
I genitori cinesi chiedono voti perfetti perché credono che i loro figli possano ottenerli. Se il loro bambino non ce la fa è perché il bambino non ha lavorato abbastanza. Ecco perché la soluzione a prestazioni sotto gli standard è sempre quella di criticare aspramente, punire e far vergognare il bambino. Il genitore cinese ritiene che suo figlio sarà abbastanza forte da caricarsi la vergogna addosso e di migliorare a partire da quella.
Il succo è che i bambini cinesi devono spendere la loro vita nel ripagare i genitori, obbedendogli e rendendoli orgogliosi. Al contrario, non credo che molti occidentali abbiano la stessa idea sui loro bambini, cioè che i figli siano perennemente in debito con i loro genitori." 

...ecco a me a leggere queste cose mi viene la nausea. Cerco di crescere i miei figli dandogli amore, sicurezza, struttura, presenza , risate e serenita'. Cerco di crescerli per farli diventare adulti equilibrati, indipendenti, onesti e capaci di fare delle scelte con la loro testa. Spero di vederli felici e realizzati. E mi auguro che guardandosi indietro possano sorridere ripensando alla loro infanzia...




Credo nel lasciarli liberi di sbagliare e di trovare la loro strada. Credo  sia importante che sappiano che possono anche " cadere" e che non sono|saranno mai soli.Credo nel "fare del proprio meglio" e nell'imparare divertendosi.  

Credo quindi che andro' a soffocare il malessere che provo, pensando alla figlia della Chua legata al pianoforte  fino alle 3 del mattino (senza nemmeno fare pipi'), con un pezzo di pane  e nutella.....  poi andro' ad annusare i miei bambini



5 commenti:

Nella mia soffitta... ha detto...

Vado immediatamente ad annusare anche il mio bimbo... che nelle tue parole mi ci ritrovo pienamente.. Che preferisco essere una mamma capra piuttosto che una mamma tigre!

kosenrufu mama ha detto...

non riesco a leggere tutto, ci ho provato ogni volta che mi trovo davanti questa notizia/libro/testimonianza!
l'abuso sui minori assume sempre forme diverse... e quello che rimane invariato è la totale incapacità di difendersi del bambino e anzi ricambiare sempre e comunque amore anche verso il suo carnefice.
un abbraccio

Hill ha detto...

Agghiacciante sentire che davvero succedono queste cose!
Guardo le mie nane e penso a quanto sia bello ritrovarle dopo scuola, o dopo il parco sporche, perchè hanno giocato, sperimentando, imparando a relazionarsi con gli altri attraverso il gioco libero...

cg ha detto...

il mio piccolo ha 7 mesi e spero con tutto il cuore di riuscire a fargli percorrere la SUA strada.

ZiaEli ha detto...

Lessi questo articolo parecchio tempo fa su Il Venerdì di Repubblica (se non sbaglio è li che venne pubblicato) e anche io ne rimasi completamente nauseata..
Razze diverse, mentalità diverse..